
Questa sera, il Teatro Sacro Cuore di Caltagirone ospiterà la prima di A Famigghia Difittusa, una commedia brillante scritta negli anni Ottanta da Calogero Maurici e sua figlia Rosanna Maurici, e ora riportata in scena con un adattamento e la regia di Giusy Aliotta. L’evento, organizzato dall’Associazione Show People, ha già registrato il tutto esaurito, ma è prevista una replica il 9 marzo.
La commedia offre un’ora e mezza di sano divertimento, affrontando con ironia e profondità il tema del pregiudizio, invitando il pubblico a riflettere su come spesso l’apparenza prevalga sull’essere nella società odierna.
I biglietti per la prima di stasera sono già esauriti, ma per chi non fosse riuscito a prenotare, è prevista una replica il 9 marzo. Per partecipare, è obbligatorio munirsi di tessera associativa.
In un’intervista esclusiva, la regista Giusy Aliotta ha condiviso con noi alcune riflessioni sulla commedia:
Qual è il messaggio principale di “A Famigghia Difittusa”?
“Ho voluto focalizzarmi sul tema del pregiudizio, modificando e rielaborando la commedia originale per dare un messaggio sociale. Ridendo e scherzando, lo spettacolo porta il pubblico a riflettere sulla tendenza a giudicare in base alle apparenze, soprattutto nei confronti di chi è diverso da noi.”
Quali sono le vostre aspettative per questo spettacolo?
“Ci aspettiamo di lasciare tutti contenti e divertiti, ma anche di far riflettere sul messaggio che vogliamo trasmettere. Dopo la prima, abbiamo già in programma una replica il 9 marzo e stiamo valutando la possibilità di portare lo spettacolo anche in altri paesi limitrofi.”
Cosa può dirci sui personaggi della commedia?
“Questo è qualcosa che il pubblico dovrà scoprire venendo a vedere la commedia; non vogliamo svelare troppo in anticipo.”