
L’Italia arricchisce il suo patrimonio culturale riconosciuto a livello mondiale con l’iscrizione di tre nuovi beni documentari nel Registro della Memoria del Mondo dell’UNESCO. Durante la 221ª sessione del Consiglio Esecutivo dell’UNESCO a Parigi, sono stati ufficialmente accolti:
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Gli Archivi Luigi Sturzo
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Architetture e scavi archeologici nell’Archivio di Stato di Napoli (1712–1955)
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Il manoscritto “Vita Sanctorum Marini et Leonis”, presentato congiuntamente da Italia, Croazia e San Marino e conservato presso la Biblioteca Nazionale Universitaria di Torino .
Con queste nuove iscrizioni, l’Italia raggiunge un totale di 14 patrimoni documentari nel Registro della Memoria del Mondo, consolidando la sua posizione tra le nazioni più rappresentate.
Gli Archivi Luigi Sturzo: un patrimonio di impegno civile
Gli Archivi Luigi Sturzo, custoditi dalla Fondazione omonima a Roma, rappresentano una delle raccolte documentarie più significative per lo studio della storia politica e sociale dell’Italia contemporanea, con particolare attenzione al cattolicesimo democratico. Oltre alle carte personali del sacerdote e politico Luigi Sturzo, l’archivio comprende fondi di figure di rilievo come Alcide De Gasperi, Giuseppe Dossetti e Amintore Fanfani, oltre a materiali su movimenti sociali, istituzioni ecclesiastiche, una vasta sezione fotografica e audiovisiva, e una biblioteca specializzata .
L’Archivio di Stato di Napoli: testimonianze dell’archeologia borbonica
Il fondo documentario “Architetture e scavi archeologici” conservato presso l’Archivio di Stato di Napoli offre materiali storici di eccezionale rilievo per lo studio dell’archeologia e dell’architettura tra il XVIII e il XIX secolo, con particolare riferimento al Regno di Napoli e alla sua amministrazione borbonica. Tra i documenti, spiccano relazioni di scavo e corrispondenze ufficiali sulle ricerche archeologiche di Pompei, Ercolano, Stabia e altri siti della Campania .
Il manoscritto “Vita Sanctorum Marini et Leonis”: un ponte tra culture
Il manoscritto “Vita Sanctorum Marini et Leonis”, presentato congiuntamente da Italia, Croazia e San Marino, è conservato presso la Biblioteca Nazionale Universitaria di Torino. Questo testo agiografico rappresenta una fonte significativa che unisce tre Paesi nel segno della solidarietà e della condivisione culturale .
Un invito a valorizzare i tesori documentari di Caltagirone
Alla luce di questi riconoscimenti, si auspica che anche la ricca collezione di testi presenti a Caltagirone, custoditi dalla Diocesi, dal Comune e da privati, possa essere presa in esame per arrichire il programma “Memoria del Mondo”. La valorizzazione di tali patrimoni locali contribuirebbe a rafforzare l’identità culturale e storica della regione, promuovendo la conservazione e la diffusione della memoria collettiva.
Cos’è il programma “Memoria del Mondo” dell’UNESCO
Il programma “Memoria del Mondo” (Memory of the World) è un’iniziativa lanciata dall’UNESCO nel 1992 con l’obiettivo di preservare e facilitare l’accesso al patrimonio documentario di rilevanza universale. Attraverso la creazione di un registro internazionale, il programma mira a proteggere documenti, manoscritti, registrazioni e altri materiali di valore storico, culturale e sociale, promuovendo la consapevolezza sull’importanza della memoria documentaria e incentivando la cooperazione internazionale per la sua salvaguardia .